Per contribuire agli obiettivi del Green Deal europeo, Horizon 2020 (il Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione) lancia una nuova call del valore di circa 1 miliardo di euro (https://ec.europa.eu/info/research-and-innovation/strategy/european-green-deal/call_en&pk_campaign=rtd_news) che finanzierà in particolare:
- applicazioni pilota, progetti dimostrativi e prodotti innovativi;
- innovazioni per una migliore governance della transizione verde e digitale;
- innovazione in ambito sociale e della catena del valore.
Oltre allo sviluppo tecnologico, la call intende incoraggiare anche l’innovazione sociale e la sperimentazione di nuovi modi per responsabilizzare i cittadini e coinvolgere l’intera società. In relazione all’attuale pandemia di Covid-19, vuole essere anche un contributo significativo per una ripresa verde e digitale e un sostegno alla resilienza sociale.
Green Deal Europeo: che cos’è e quali opportunità riserva
Il Green Deal europeo è stato definito dalla stessa UE come “la nostra tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’Unione Europea” (https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it).
Nell’ambito di una “strategia per la crescita che trasformi l’Unione Europea in un’economia moderna efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva”, il Green Deal prevede un piano d’azione con due obiettivi principali:
- promuovere l’uso efficiente delle risorse passando a un’economia pulita e circolare;
- ripristinare la biodiversità e ridurre l’inquinamento.
L’Unione Europea intende raggiungere la neutralità climatica nel 2050, ovvero un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di carbonio attraverso un processo di quantificazione, riduzione e compensazione delle emissioni di CO2.
Per conseguire questo obiettivo sarà necessaria l’azione di tutti i settori dell’economia, e quindi dovremo:
- investire in tecnologie rispettose dell’ambiente;
- sostenere l’industria nell’innovazione;
- introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane;
- decarbonizzare il settore energetico;
- garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici;
- collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali.
Come funziona il Green Deal Europeo
Il piano di investimenti del Green Deal europeo mobiliterà i fondi dell’UE e creerà un contesto in grado di agevolare e stimolare gli investimenti pubblici e privati necessari ai fini della transizione verso un’economia climaticamente neutra, verde, competitiva e inclusiva. Il piano si articola in tre dimensioni:
- finanziamento di almeno 1000 miliardi di € di investimenti sostenibili nei prossimi dieci anni;
- investimento su incentivi per sbloccare e riorientare gli investimenti pubblici e privati;
- sostegno della Commissione alle autorità pubbliche e ai promotori in fase di pianificazione, elaborazione e attuazione dei progetti sostenibili.
I nodi da sciogliere
Quello di diventare il primo continente a impatto zero è un obiettivo ambizioso e stimolante e quanto si sta mettendo in campo è certo un buon primo passo per costruire un rapporto sostenibile tra ambiente e sviluppo economico. Tuttavia, agli occhi degli osservatori, restano alcuni aspetti critici da affrontare e risolvere per la buona riuscita del programma.
Come ha scritto Gloria Riva su l’Espresso (https://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2020/02/20/news/green-new-deal-europa-flop-1.344341?refresh_ce ), le questioni sono almeno tre: i mille miliardi di fondi previsti per i prossimi 10 anni sono moltissimi ma probabilmente meno della metà di quelli necessari a raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati; il patto europeo arriverebbe a compimento con vent’anni di ritardo rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030; infine per l’Italia resta da risolvere il noto problema di impreparazione a sfruttare le opportunità e intercettare i fondi europei.
Speriamo di saperci attrezzare per vincere questa sfida e trasformare davvero l’economia europea in un’economia pulita e circolare.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay