Anche sotto le feste si può vivere in maniera sostenibile, senza sprechi e facendo attenzione all’ambiente. Il WWF a tal proposito lancia dal suo sito la campagna Decalbero per vivere un Natale sostenibile.
Il Decalbero
Il decalbero del WWF contiene dieci consigli pratici per ridurre l’impronta ecologica del proprio Natale, che tradizionalmente è la festa più “ad alto consumo” dell’anno.
GLI ADDOBBI
1. Addobbare un albero “locale” o artificiale, ma soltanto se di “riciclo”;
2. Luminarie a basso consumo e addobbi fatti in casa sono la via più facile per non pesare sull’ambiente;
IL CENONE
3. Usare prodotti locali e di stagione e comunque poca carne;
4. Evitare cibi come il foie gras, il caviale, i datteri di mare e le aragoste;
5. Non usare le stoviglie usa e getta e fare sempre la differenziata;
LO SPIRITO NATALIZIO
6. Non cedere alla tentazione del “Natale sprecone”, il cibo non si butta, l’energia non si spreca e i regali meglio se utili;
I REGALI
7. Non regalare animali appartenenti a specie esotiche e loro derivati dato che questi alimentano il commercio illegale;
8. Regalare apparecchi tecnologici ed elettrodomestici solo se a basso consumo di energia;
9. Fare shopping a piedi, in bici o con mezzi pubblici e pacchetti incartati in modo sostenibile;
10. I regali inutili sono in via d’estinzione, meglio un regalo al Pianeta, come sostenere il WWF e adottare una specie a rischio.
Albero di Natale sostenibile
L’abete finto diventa la soluzione più ecologica se una volta comprato viene riutilizzato per più anni, altrimenti è preferibile acquistare un albero vero.
Basti pensare che per realizzare quello finto si emettono ben 23 kg di anidride carbonica mentre gli alberi coltivati assorbono CO2 e producono ossigeno, senza contare il problema dello smaltimento una volta che l’albero diventa vecchio e inutilizzabile.
Scegliamo quindi se possibile l’albero naturale: quelli di origine italiana, nella maggior parte dei casi, provengono da coltivazioni specializzate che danno lavoro a piccole aziende agro-forestali.
Una piccola parte è invece costituita da alberi venduti senza radici ricavati dai lavori di sfoltimento e pulitura dei boschi, utili a migliorare l’assetto idrogeologico del territorio.
Passate le feste, se possibile, piantiamo l’albero in giardino oppure doniamolo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti e dai Comuni.
Per quanto riguarda gli addobbi e le decorazioni natalizie, è possibile realizzarli in casa utilizzando materiali da riciclo: scatole, bottoni, stoffe, vecchi calzini, tappi di sughero, pezzi di legno.
Infine, è consigliabile usare, ad esempio, luci al led per illuminare perché durano fino a 30 volte di più e consumano fino all’80% in meno di quelle a incandescenza.
Evitiamo di tenere le lucine colorate accese durante il giorno e soprattutto ricordate di spegnerle prima di andare a dormire la sera.
Per creare la giusta atmosfera natalizia, in alternativa alle luci artificiali, possiamo accendere belle e profumate candele ecologiche, realizzate in cera d’api o di soia.
Oltre a risparmiare sulla bolletta, si ridurranno le emissioni di CO2.
Il cenone
Per la spesa natalizia e, in generale, tutto l’anno, scegliamo i prodotti sfusi.
Oltre a un risparmio economico (gli imballaggi rendono i prodotti molto più costosi) si avrà un risparmio di cibo, avendo la possibilità di acquistare solo le quantità di cui abbiamo effettivamente bisogno, e un risparmio sotto il profilo ambientale, dato che gli imballaggi non sono riciclabili e finiscono per essere smaltiti negli inceneritori aumentando l’inquinamento.
Mantenendo le tradizioni occorre ricordare che a parità di apporto calorico la produzione di carne bovina, rispetto a uova, prodotti caseari e altre carni, richiede 28 volte più terra, 11 volte più acqua e 6 volte più fertilizzanti liberando per di più una quantità 5 volte maggiore di gas serra nell’atmosfera.
Attenzione anche alle specie che “portiamo a tavola”: l’anguilla, ad esempio, è classificata come specie a rischio nella Lista Rossa (pericolo critico), il caviale deve essere certificato MSC, evitare paté di fegato d’oca e datteri di mare, la cui pesca è severamente vietata.
È preferibile quindi consumare prodotti locali e di stagione in modo da incentivare la produzione a km zero e ridurre le emissioni nocive provocate dai trasporti.
Inoltre, riutilizziamo il cibo avanzato, evitando di gettare in spazzatura tanti alimenti ancora buoni, e se proprio non riusciamo si può sfruttare per fare il compost.
Infine, evitate piatti, bicchieri e posate di carta o plastica. Il Natale, infatti, spesso comporta anche la produzione di rifiuti superiore alla media. Il packaging, ad esempio, rappresenta il 60% dei rifiuti che produciamo e giocattoli e apparecchi elettronici ne hanno tantissimo. La regola è di ridurre al massimo i rifiuti a monte e soprattutto fare la differenziata.
Regali fai da te
Per risparmiare e donare ai nostri cari qualcosa di speciale, a Natale scegliamo i regali fai da te.
Possiamo sbizzarrirci con idee curiose di ogni tipo: dai cioccolatini preparati in casa alla spilla a forma di cuore per le amiche, dalle collane realizzate a mano alle sciarpe fatte a maglia.
Se invece decidiamo di puntare su regali tecnologici o elettrodomestici facciamo in modo che siano “efficienti”. L’ideale sarebbe scegliere i mezzi pubblici o i negozi più vicini per andare a fare shopping, risparmieremmo tempo e soprattutto gas serra alla nostra città.
Ricordiamoci anche di portare sempre con noi un sacchetto in stoffa riutilizzabile in cui riporre gli acquisti.
Inoltre, quando decidiamo di acquistare un oggetto da regalare, controlliamo l’etichetta per verificare come e dove è stato fabbricato e se contiene sostanze inquinanti che possono provocare danni ambientali o per la salute.
Per quanto riguarda i giochi per bambini, invece, verifichiamo che siano plastic free e che siano realizzati con materiali naturali.
Se cerchiamo un regalo esotico prestiamo attenzione ai prodotti che derivano da specie protette come pellicce, gusci di tartarughe, avorio degli elefanti e il tanto ricercato shahtoosh, una delle lane più soffici ma che comportano l’uccisione ogni anno delle antilopi tibetane, oggi ridotte sull’orlo dell’estinzione. Meglio optare possibilmente per prodotti del commercio equo solidale, che tutela l’ambiente e i diritti dei lavoratori.
Infine, per impacchettare i regali utilizziamo carta da recupero, come giornali, facendo dei colorati collage con le immagini e gli articoli più belli, o altri materiali, per esempio tovaglioli di stoffa, vecchie camicie e foulard.
Per arricchire ulteriormente i pacchi, possiamo decorare con corde, frutta secca, pigne, caramelle, matite colorate o qualsiasi altro oggetto, mettendo al bando nastri e fiocchi di plastica.